Un rischio da non sottovalutare
In base a statistiche OCSE e OMS, dal 2000 al 2010 i bambini sovrappeso ed obesi sono cresciuti, fino ad arrivare a circa 1 su 3 con problemi di mantenimento di un corretto peso corporeo.
Per fortuna negli ultimissimi anni, in base ai dati dell’‘indagine “Okkio alla Salute” dell’Istituto Superiore di Sanità, si nota un lieve miglioramento, la sommatoria di bambini obesi e sovrappeso restituisce una cifra del 32%, contro il quasi 36% di qualche anno fa.
L’obesità è una delle patologie più frequenti in età pediatrica e secondo diversi studi sta diventando una vera e propria “epidemia” principalmente nei paesi industrializzati. Dati osservazionali, provenienti dal Ministero della Salute, indicano che in Italia circa il 23% dei bambini è in sovrappeso, mentre l’11% è obeso.
Sin dallo svezzamento diventa sempre più importante prestare particolare attenzione all’alimentazione dei nostri figli, infatti, molti di essi presentano una dieta eccessivamente calorica e sbilanciata a favore dell’apporto proteico.
Pappa a pranzo e pappa a cena devono essere equilibrate tra loro dal punto di vista nutrizionale poiché la scelta alimentare è fondamentale. Le porzioni sono molto importanti, in particolare bisogna fare grande attenzione a non eccedere in proteine.
Ad oggi si stima che l’obesità presente nei primi dieci anni di vita esponga il bambino a diventare un adulto obeso in oltre il 50% dei casi con un rischio elevato di complicanze cardio-metaboliche.La familiarità ha un ruolo importante: il 25% dei bambini sovrappeso o obesi ha un genitore con problemi di peso; la percentuale sale al 34% se entrambi i genitori sono sovrappeso o obesi. Tuttavia una maggiore attenzione dei genitori, sostenuta e incoraggiata dal pediatra, alle abitudini alimentari dei bambini sin dai primissimi mesi di vita può efficacemente contrastare il rischio di sovrappeso e obesità e tutte le complicanze ad esso correlate.
La Società Italiana di Pediatria (SIP), la Società di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) insieme al Ministero della Salute scendono in campo con il Progetto “MiVoglioBene” che individua dieci azioni di prevenzione primaria, attuate in sinergia da genitori e pediatra sin dai primi giorni di vita del bambino.
1. Allattamento. Allattare al seno almeno sei mesi, se possibile fino i dodici mesi.
2. Svezzamento. Introdurre alimenti e bevande complementari al latte materno, ad eccezione dell’acqua, dopo i sei mesi compiuti.
3. Apporto proteico limitato. Controllare l’introito di proteine per i primi due anni di vita.
4. Bevande caloriche. Evitare da zero a sei anni tè istantaneo, tè deteinato, tisane, succhi di frutta, soft drink, acqua zuccherata.
5. Biberon. Sospendere entro i 12-24 mesi il suo utilizzo. A rischio anche la salute dentale.
6. Mezzi di trasporto. A tre anni abbandonare l’uso del passeggino. Privilegiare l’abitudine di andare a scuola a piedi.
7. Controllo del BMI. A partire dai due anni controllare ad ogni visita dal pediatra la curva del BMI o Indice di Massa Corporea – IMC.
8. Sedentarietà. Far muovere il bambino il più possibile sin dai primi mesi di vita.
9. Giochi. Regolare e incentivare i giochi di movimento adatti alle varie età del bambino.
10. Porzioni corrette. Preparare il piatto con la “taglia” di alimento idonea all’età del bambino.
La porzione giusta è riportata nell’Atlante Fotografico delle Porzioni Alimentari che indica tre porzioni crescenti: “small”, “medium”, “large”.
http://sip.it/per-i-genitori/progetto-mi-voglio-bene-ecco-il-decalogo-anti-obesita-dei-pediatri
Per coloro che volessero approfondire ulteriormente consigliamo anche di consultare il sito: https://www.okkioallasalute.it/
Okkio alla SALUTE è un sistema di sorveglianza sul sovrappeso e l’obesità nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni) e i fattori di rischio correlati
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