Come essere un bravo genitore è la domanda che ci facciamo un milione di volte nella nostra vita. Ci documentiamo, ci confrontiamo con altri genitori, ma quello che ci guida maggiormente è la nostra esperienza di vita vissuta. Mio figlio non è me. Ma quello che abbiamo vissuto come figli è nel nostro DNA e ogni giorno ci guida nell’educazione dei nostri figli. E’ un percorso che parte da lontanoi e arriva fino ad oggi che siamo “dall’altra parte”. Le psicologhe dello studio Psynerghia ci aiuteranno a capire e magari a rivedere il nostro ruolo di figli e di genitori.
Come essere un bravo genitore è un problema che sentiamo fortemente e anche il web ce lo conferma, tant’è che, nelle ricerche di Google, questa domanda si pone al 2^ posto.
Sono tanti gli aspetti da analizzare per cercare di essere un bravo genitore; oggi voglio parlare di uno in particolare:
quanto la nostra esperienza di figli influenzi l’educazione che diamo ai nostri figli.
Come essere un bravo genitore. I miei genitori NON mi hanno dato.
Cosa ci è mancato dai nostri genitori? Il genitore di oggi di fronte alle mancanze subite da bambino può reagire in due modi completamene diversi:
- Replicare lo stesso atteggiamento con i figli. Se sono stato sempre criticato, saprò solo criticare e avrò lo stesso comportamento con i miei figli
- Fare esattamente l’opposto. Se sono stato sempre criticato e ho sofferto non posso permettermi di fare lo stesso con i miei figli. Incoraggiamento, fiducia, motivazione saranno i miei comportamenti quotidiani, correndo il rischio addirittura di esagerare.
Come essere un bravo genitore. I miei genitori mi hanno dato …
E’ un po’ più difficile, vero? Cosa ho ricevuto dai miei genitori? Spesso è più facile vedere cosa ci è mancato rispetto a cosa, invece, abbiamo ricevuto. Sicuramente questa visione è molto inficiata dal rapporto che attualmente abbiamo con i nostri genitori. Perché come noi non siamo i nostri figli, i nostri genitori non erano noi e avevano quindi modalità differenti di rapportarsi con noi.
Il rischio grosso è che non vedendo quello che oggi siamo diventati grazie a loro, potremmo non dare gli stessi stimoli ai nostri figli. Come fare? Come trasmettere il buono che abbiamo ricevuto se non riusciamo a vederlo?
Attenzione che se oggi sei una mamma o un papà tosto perché hai affrontato grandi difficolta … forse da solo, non recriminare contro i tuoi genitori, ma soprattutto non spianare la strada ai tuoi figli se vuoi che crescano “tosti” come te.
Come essere un bravo genitore. I miei figli non sono ME
Ovvio. Lo sappiamo tutti. Mio marito ogni tanto me lo ricorda, visto che lui è un uomo molto paziente, probabilmente me lo ricorda quando veramente esagero.
Io avrei voluto fare, ma non ne ho avuto la possibilità. Tu puoi, fallo tu
Io ho fatto questa bellissima esperienza. Falla anche tu.
I miei figli non sono me. Noi genitori senza accorgerci li influenziamo col nostro modo di vivere per quello che abbiamo realizzato o per quello che avremmo voluto essere. Non insistiamo. Non ripetiamo la frase “se avessi avuto dei genitori come noi …”
Ma allora come possiamo fare? Il nostro vissuto è la più grande esperienza di vita che abbiamo. Le nostre cicatrici non sempre sono chiuse. Alzi la mano chi non si è sentito dire dai propri genitori “Ti ho dato tutto quello che io non ho ricevuto”, ma soprattutto alzi la mano chi non l’ha detto ai propri figli.
Come essere un bravo genitore. E’ giusto dare tutto? Quale tutto?
Ti ho dato tutto quello che a me è sempre mancato.
Ti ho dato tutto quello che potevo.
Tutto… ma un figlio vuole tutto? Si, credo che un figlio voglia tutto. Il punto è la definizione di TUTTO.
La società è in continua evoluzione e con essa la definizione di tutto.
Per la generazione che ha fatto la guerra (quella dei miei genitori) e ha patito la fame il termine tutto era molto ancorato alle necessità materiali: cibo, vestiti (non vestiti alla moda, ma semplicemente vestiti). Quanti di noi sono figli di questa generazione di genitori?
Gli anni passano e la definizione di “tutto” acquisisce un significato sempre più ampio, le scarpe devono essere quelle di moda e così anche i vestiti.
Oggi il tutto comprende ovviamente anche lo smartphone e possibilmente l’ultimo modello.
Questo è il tutto materiale.
Come essere un bravo genitore? Il tutto emotivo
Le generazioni cambiano ma il tutto emotivo non cambia. Cambiano le modalità e forse questo ci trae in inganno, ma le cose importanti rimangono sempre quelle: vicinanza, motivazione, fiducia, complicità, presenza.
Forse quando ero da sola, non ero abbandonata ma era un modo di darmi fiducia. O no?
Ma se mi sono sentita abbandonata, se non ho capito, oggi come mi comporto? Oggi io non abbandono i miei figli, io ci sarò sempre. E’ giusto esserci sempre? Non parlo di assillare o controllare, ma proprio della presenza fisica e non solo. Come essere un bravo genitore? Le due facce della medaglia
Io oggi voglio essere presente. Quando avranno la partita di pallavolo le accompagnerò sempre (io ero sempre sola e mi dovevo mettere d’accordo con le mie amiche e chiedere chi mi poteva accompagnare). MA ho imparato a comunicare, a risolvere i problemi e a chiedere aiuto.
Ho scelto la scuola da sola e ho sbagliato. Ho dovuto fare enormi sacrifici per poi trovare la mia strada. Io oggi sono vicina alle mie figlie, non voglio che facciano questi sacrifici. MA quegli enormi sacrifici mi hanno dimostrato quanto forte potevo essere.
Le due facce della medaglia. Ho bisogno che le nostre due psicologhe dello studio Psynerghia ci aiutino a trovare la chiave di lettura.
Come essere un bravo genitore è la domanda che ogni mamma e ogni papà si pone dal primo vagito. Ci documentiamo, ci confrontiamo con altri genitori, ma quello che ci guida maggiormente è la nostra esperienza di vita vissuta. Mio figlio non è me. Lo sappiamo, ma quello che abbiamo vissuto come figli è nel nostro DNA. E’ un percorso che parte da lontano e arriva fino ad oggi che siamo “dall’altra parte”. Le psicologhe dello studio psinerghia ci aiuteranno a capire e magari a rivedere il nostro ruolo di figli e di genitori.
Dialogo, autostima, fiducia. Di questo e molto altro parliamo con le nostre psicologhe per cercare di diventare dei buoni genitori. Vieni a leggere Figli al centro
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