La scuola è ricominciata da un po’ di giorni e con lei le prime tensioni tra genitori e figli ma, diciamocelo, questo è abbastanza normale.

Genitorialmente | no bullismo

Bullismo a scuola: questo non è normale.

Fior di esperti trattano questa problematica e quindi non mi permetterei mai di tentare di dare consigli, io in fondo sono solo una mamma, una mamma attenta a cui la vista si annebbia se inizia a sospettare che sua figlia possa essere vittima del bullismo.

Abbiamo già parlato di quanto spesso sia difficile il dialogo con i figli adolescenti, e quindi quanto qualcosa non va i genitori sono gli ultimi a saperlo. Così è successo a me, in questo caso a riferirmelo è stata addirittura la mamma del bullo che inveiva contro mia figlia perché quando suo figlio la insultava lei si metteva a piangere e i professori “se la prendevano” con il ragazzo, quindi lui si sentiva la vittima della situazione

Il ragazzo che non sopporta che mia figlia gli risponda quando lui la “sfotte”, questo ragazzo arriva a dire “Io un giorno quella lì fuori da scuola la picchio, tanto nessuno mi può dire nulla”. La mamma del bullo mi riferisce questo ultimo aneddoto con aria di sfida, quasi come se anche lei volesse minacciarmi; nel post Bullismo fra i banchi di scuola ho raccontato questa triste storia.

Io non sapevo nulla.

Questa grandissima st**** di mamma mi ha aggredito perché mia figlia doveva smetterla di piangere.

Pazzia.

I bulli spesso hanno genitori che li difendono.

Oggi la situazione sembra rientrata, anche se lui continua a essere un compagno di scuola di mia figlia e io non sono mai tranquilla.

Per fortuna i genitori non sono tutti così. Bello il racconto di Giusy in Quando il bullo è tuo figlio . Una mamma che si fa tante domande e che si mette in discussione.

Genitorialmente | no bullismo

Mi fa molto piacere parlare dell’iniziativa dell’AIED sul bullismo che dice NO bullismo

Secondo recenti ricerche la “baby violenza” fatta di prepotenze, minacce, aggressioni fisiche e intimidazioni  colpisce un ragazzo su cinque.

Nella stragrande maggioranza dei casi le violenze, psicologiche, verbali o fisiche avvengono nel luogo in cui i giovani trascorrono numerose ore delle loro giornate; dove vivono le loro principali esperienze, la scuola.

L’Aied, lancia in rete la campagna # NO bullismo – Voce ai giovani.

Si tratta di due iniziative.

  • No bullismo – La prima è una ricerca-sondaggio on line; che si pone l’obiettivo di entrare nel mondo dei giovani, parlare lo stesso linguaggio; capire i motivi che sono alla base della “violenza bulla” e le reazioni di chi la subisce. Cliccando su Sondaggio #nobullismo si accede direttamente al sondaggio anonimo. Bastano due minuti per contribuire a tracciare una mappa più aggiornata e chiara sul bullismo oggi in Italia. I risultati raccolti saranno rielaborati in uno studio che sarà presentato il prossimo 26 novembre.
  • No bullismo – La seconda è una gara di idee per confrontarsi e fornire un contributo concreto per promuovere la creazione e la diffusione di una società basata su confronto, libertà e sicurezza; che prevede un premio finale di € 2.000. Per iscriversi alla gara di idee e candidare la propria proposta cliccare sul seguente link Concorso #nobullismo.

Facciamo la nostra parte, e incominciamo subito a dire

#NOBULLISMO

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