Genitorialmente | obesità e genetica

L’obesità è una condizione caratterizzata da un accumulo di grasso anormale o eccessivo rispetto alla persona media della stessa altezza e gruppo etnico. Attualmente, è diventato un importante problema di salute globale con numeri in rapida crescita sia nel mondo industrializzato e ironicamente, anche nei paesi del terzo mondo. Negli USA, il 35% degli adulti sono attualmente considerati obesi. Oltretutto, è più comune tra le donne. Tra gli uomini, è più diffuso il sovrappeso. Detto questo, i termini obesità e sovrappeso possono convergere molto da vicino da essere quasi indistinguibili. Di seguito è riportato come i medici esperti riescono a classificare le due condizioni:

  • Un adulto con un BMI tra 25 e 29.9 è considerato sovrappeso.
  • Un adulto con un BMI di 30 o superiore è considerato obeso.

Perché l’obesità è un problema?

L’impatto sul sistema sanitario pubblico è enorme. Le persone che soffrono di obesità hanno molti più problemi di salute e complicazioni rispetto alle loro controparti più magre. Le persone obese hanno più probabilità di soffrire di determinate malattie tra cui il cancro, malattie coronariche, diabete di tipo 2, infarti e ipertensione. Essi hanno molte più probabilità di morire prima di raggiungere la loro aspettativa di vita. Oltre ai problemi di salute, l’obesità ha anche impatti sociali ed economici, che influenzano negativamente la persona obesa. Potrebbero avere meno possibilità di essere assunti sul lavoro, essere discriminati e soffrire di problemi di salute mentale.

Il collegamento genetico 

La gente spesso stereotipa le persone in sovrappeso o obese come ingorde, spesso utilizzando termini dispregiativi riferendosi alla loro taglia e alle loro abitudini alimentari. Fortunatamente per alcuni, recentemente gli scienziati hanno rivolto l’attenzione verso la genetica per determinare se alcune persone hanno una predisposizione genetica verso l’obesità. Infatti, hanno identificato un numero importante di geni e grazie agli studi condotti hanno tratto delle conclusioni significative. Per alcune persone, non si tratta semplicemente di un eccesso di cibo o di condurre una vita sedentaria. Tuttavia, la pandemia globale dell’obesità non è tanto legata ai geni ma causata dai cambiamenti alimentari, e dallo sviluppo sociale ed economico.

Alcune mutazioni genetiche casuali su un solo gene, conosciute come mutazioni monogeniche, sembrano collegate a certi casi di obesità. Queste mutazioni monogeniche causano delle forme di obesità piuttosto rare. Alcune malattie come la sindrome di Prader-Willi, inevitabilmente causano obesità nelle persone che ne sono affette.

I geni colpiti sono collegati con il controllo dell’appetito e della sazietà. Quando si tratta di obesità comune, gli studi si sono concentrati sull’analisi di punti specifici dove le variazioni del gene in un particolare momento potrebbero causare cambiamenti nel modo in cui il gene lavora. Queste variazioni del gene sono conosciute come polimorfismo a singolo nucleotide. Alcune aziende che effettuano test del DNA, come la EasyDNA sono specializzate nella fornitura di test genetici sulla salute che valutano il rischio che una persona ha di diventare obesa.

Massa grassa e gene associato all’obesità (FTO) sul cromosoma 16

Una variazione su questo gene, che è stato scoperto nel 2007, ha fornito il collegamento tra la genetica e l’obesità. Il gene FTO si esprime in una parte del cervello che controlla l’appetito –  l’ipotalamo. Questo diventa evidente se si osserva la tipica tendenza delle persone obese a mangiare troppo e ad abbuffarsi.

Le persone con il gene FTO hanno una probabilità pari al 30% di sviluppare l’obesità. Le persone con una predisposizione genetica all’obesità non devono essere vittime dei loro geni. Essere portatori del gene dell’obesità non significa che la persona diventerà obesa o sarà in sovrappeso durante la sua vita. Avere un’alta predisposizione genetica significa semplicemente che certi fattori, come condurre uno stile di vita malsano, potrebbe causare l’obesità. La scoperta del gene FTO, ha spronato le aziende farmaceutiche a condurre nuovi studi per ideare o scoprire nuovi farmaci che potrebbero aiutare a controllare l’obesità o l’appetito in modo efficiente nelle persone con una predisposizione all’obesità o nelle persone che già soffrono di questa condizione.

Che una persona con un’elevata predisposizione all’obesità in realtà sviluppi la malattia oppure no, dipende dal tipo di cibo che mangiano, dal loro stile di vita, dalle loro attività, dal loro lavoro e da una miriade di altri fattori. Infatti, che una persona possa diventare obesa o no, anche se ha il gene FTO inciso nel DNA, dipende più dallo stile di vita che da altri fattori. Il contributo genetico è piuttosto minimo. Le persone che mangiano in modo sano e sensato e che fanno esercizio fisico, non diventeranno obese, a prescindere dal fatto che siano geneticamente predisposte oppure no.

 

(Visited 307 times, 1 visits today)