Per la serie dei libri per l’estate oggi presento:
Rossovermiglio di Benedetta Cibrario
Rossovermiglio è un libro avvincente, perfetto come libro per l’estate, senza dimenticare il gusto di una scrittura accurata.
La storia si articola dal 1928 fino ai giorni nostri, alternando ricordi dal passato ed esperienze del presente. L’autrice non segue un rigoroso ordine temporale ma, proprio come accade nei ricordi, vengono evocati in ordine sparso i momenti più significativi della vita della protagonista.
Nata da una famiglia aristocratica, con gravi problemi economici, a 19 anni, la protagonista si ritrova a dover scegliere il marito da un elenco di 5 uomini scelti dal padre e che lei conosce appena.
Decide di optare per quello che le pare il meno disprezzabile, il conte di Villaforesta, diventando così la contessa di Villaforesta.
Ben presto si rende conto che tra lei e il marito regna la più assoluta freddezza; i litigi, le umiliazioni e le incomprensioni sono all’ordine del giorno.
Ogni giorno sente di essere più sola e disperata, fino a quando eredita, dal fratello, “La Bandita”, una tenuta nel Chianti.
Decide allora di ribellarsi ad una vita piatta e infelice e decide di fuggire nella sua tenuta. Lì, tra mille difficoltà cambierà completamente stile di vita, dedicandosi alla coltivazione della vite dalla quale, negli anni riuscirà ad ottenere un vino molto buono che decide di chiamare Rossovermiglio.
Intanto, il misterioso Trott, l’amore della sua vita, ritorna a più riprese nella sua esistenza in modo incostante, lasciandole sempre un senso di solitudine.
Pur non trattandosi di un capolavoro letterario, questo libro mi è piaciuto, la storia è decisamente coinvolgente ed è interessante ripercorre i momenti storici più significativi dell’Italia del 1900, dalla difficoltà della seconda guerra mondiale, la caduta del fascismo, fino al voto per la scelta tra repubblica e monarchia.
Con Rossovermiglio, Benedetta Cibrario ha vinto il Premio Campiello nel 2008.
In questi anni è cambiato tutto; la guerra ha devastato ogni cosa, non si è limitata a sventrare le città, a seminare le campagne di bombe esplose e inesplose; persino quelli di noi che si sono rintanati nelle case di villeggiatura, sulle Alpi, in Vaticano, quelli che hanno fatto finta che anche questa fosse una guerra come tutte le altre – una di quelle che si studiano sui libri e si combattono soltanto col moschetto -, hanno finito con l’arrendersi: questa guerra è stata un veleno che si è infiltrato nei polmoni. Di tutti noi ha fatto dei sopravvissuti. Né illesi né invulnerabili, soltanto sopravvissuti. È una realtà diversa, e nuova, con cui fare i conti.
Con questo post partecipo al venerdì del libro di homemademamma.
Sembra molto bello, soprattutto per il periodo storico ed i luoghi di ambientazione. Credo che potrebbe piacere anche a mia nonna e mia madre…più facciamo girare i libri, meglio è!
Grazie del consiglio di lettura!
In effetti, il contesto storico è quanto più ho apprezzato nel libro. Anche io e mia mamma ci scambiamo libri e suggerimenti, è bellissimo 🙂
[…] Genitorialmente […]
Ammetto di averne sentito tanto parlare ma di non averlo ancora letto.
Non possiamo parlare di letteratura indimenticabile, ma sicuramente è piacevole.
Ciao
Flavia
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