Essere genitori: una cena con amici senza figli | GenitorialmenteDiventare genitori ti cambia la vita e questo non credo sia un mistero per nessuno; prima di avere figli però non ci si rende conto che a cambiare possono essere anche le amicizie.

Persino organizzare una cena con amici che non hanno figli, diviene incredibilmente faticoso.
Fortunatamente madre natura ci viene incontro e spesso la situazione dura poco, perché è dimostrato che la GRAVIDANZA è CONTAGIOSA, ma questo è un altro tema e tra l’altro ne abbiamo già parlato in questo post.

Tuttavia, finché anche gli amici non diventano a loro volta genitori, resta il fatto che l’invito a cena è difficilissimo.

Prima di diventare genitori non si è abbastanza abituati al rumore che i bambini fanno e al loro continuo bisogno di attenzioni. Io effettivamente un po’ li capisco, però, se i figli ci sono, non possiamo farli scomparire o pretendere che si comportino come degli adulti.

Io non ho trovato un trucco per gestire questa situazione, penso però che dobbiamo scordarci la classica cena tranquilla, passata a discutere e scherzare tra noi adulti e penso che sia un cambiamento che anche i nostri amici devono accettare.

Certo l’errore opposto è far diventare i figli il fulcro della serata, e qui capisco perfettamente gli amici che all’ennesima poesia o filastrocca dei bambini, vorrebbero solo poter sparire come per magia…

Forse l’unica soluzione possibile è la mediazione, tra l’esigenza, giusta e importante dei bambini di non sentirsi esclusi, e il livello di sopportazione, tipicamente basso, di chi non ha figli.

Quando capita questa situazione noi, preferiamo mangiare tutti insiemi, bambini e adulti, e in questa fase agli amici tocca «apprezzare» la gioia della convivialità creata dai bambini e poi, conclusa la cena, cerco di tenere occupati i bambini con disegni o piccoli lavoretti da mostrare di tanto in tanto agli ospiti.

Anche con questo metodo le interruzioni non sono poche, ma io e mio marito facciamo a turno ad alzarci per dare retta ai bambini. Quando poi la stanchezza prende il sopravvento, uno dei due deve staccarsi un attimo per raccontare la storia e mettere a letto i pargoli.

Certo non siamo neppure lontanamente vicini alle cene con gli amici dell’epoca in cui eravamo tutti senza figli, ma dobbiamo rassegnarci a questa nuova era.

Ora che quasi tutti i nostri amici hanno dei figli, le cose sono tornate ad essere molto più semplici, i bambini si intrattengono vicendevolmente e noi adulti possiamo nuovamente chiacchierare e ridere praticamente senza interruzioni.

 Lancio però, un appello, per un’amica blogger (fantastica cuoca e anzi vi consiglio il suo blog Tutti Chef), che questo problema lo sta vivendo, e sta provando tanti metodi, ma non sembra riuscire a trovare la giusta alchimia…

Voi genitori quali altri metodi avete sperimentato?

Genitori - Manu e Flavia | Genitorialmente
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