Qualcuno potrebbe pensare che gestire due gemelli neonati sia impegnativo: è solo perché non si sa ancora cosa succede dopo! In confronto a quel che accade verso i due anni, i primi mesi sono una passeggiata di salute!
Verso i due anni, invece, le cose diventano veramente complicate; i bambini progressivamente cercano di affermare se stessi con sempre maggior forza e per noi genitori l’impegno aumenta sempre più.
Ogni attimo della vita dei gemelli è caratterizzato dalla presenza di un fratello; da sempre i gemelli hanno dovuto dividere le attenzioni dei genitori, i regali ricevuti e persino lo spazio fisico. Hanno dovuto spartire il ristretto spazio offerto dal grembo materno. Ovviamente, in questo contesto, chi ha un carattere forte tende a occupare più “spazio” e non solo in senso fisico.
Nella maggior parte dei casi questo significa che magari non sono particolarmente gelosi dei genitori ma spesso significa che tra di loro c’è una costante competizione.
Come gestire la competizione tra i gemelli – Ecco la mia esperienza
I miei piccoli sono tanto identici fisicamente quanto diversi caratterialmente.
Piccolo G è più vivace e con la sua esuberanza tende a calamitare su di sé tutte le attenzioni, mentre piccolo A è più tranquillo, riflessivo e ti conquista con la dolcezza.
Due caratteri così differenti, in molte situazioni, si completano a vicenda: sono una squadra indivisibile e vincente!
C’è però il rovescio della medaglia!
Da quando sono nati devono dividere spazio e attenzioni e spesso scatta la lotta per la supremazia. Ognuno dei due deve affermare la propria personalità. Non posso dire che si sia imposto nella coppia il cosiddetto gemello dominante; a periodi alterni e ciascuno con i propri modi, tendono a imporsi l’uno sull’altro.
Questo ovviamente non significa che lo facciano serenamente, spesso scatta quella che io chiamo “la rissa”; di solito è un attacco verbale, ma resta pur sempre un comportamento aggressivo. In questi momento io faccio veramente fatica a mantenere la calma; mi ripeto che è corretto che ciascuno cerchi di affermare la propria personalità all’interno di questa “coppia” e che solo in questo modo avranno uno sviluppo armonico.
Come gestire la competizione tra i gemelli: ricordiamo che è positiva per avere uno sviluppo armonico
Di solito intervengo solo quando mi sembra che la discussione stia degenerando o più che altro quando mi pare che il mio sistema nervoso stia per saltare.
Lo sforzo grosso è quello di fare da mediatore evitando di dare ragione a uno dei due. L’obiettivo è veramente che ciascuno possa cresce e sviluppare la propria personalità.
Non credo che queste discussioni siano evitabili, l’unica cosa che mi ripropongo è di spiegargli che devono imparare a confrontarsi anziché a litigare; di solito è come parlare al vento ma io persevero.
Sicuramente è del tutto evidente anche a loro che un secondo dopo aver discusso hanno bisogno l’uno dell’altro, cerco quindi di ricordare loro che hanno un incredibile vantaggio: sono una squadra affiatata.
Ciao, grazie intanto per la condivisione. Da me però questa competizione si manifesta per lo più mettendo in croce me (la mamma), disubbidendo e cercando un’autonomia fuori luogo che mette tutti in situazioni rischiose -dal classico “dammi la mano” disatteso e corredato da corsa verso la strada, all’impuntarsi sul fatto di volere una cosa a tutti i costi salvo fare scenate bibliche in mezzo alla strada per ore (e quando dico ore intendo ore).
Quando riesco a far spiegare il perché di quelle scenate mi sento dire “mio fratello è brutto” con conseguente sofferenza del fratello che invece la adora e farebbe tutto per lei.
Che devo fare? Esperienze? Grazie
Ciao, per la mia esperienza personale o nel confronto con altre mamme di gemelli sono situazioni abbastanza classiche, questo non consola molto ma dobbiamo prenderne atto.
L’unico metodo che ho trovato io che, in parte, funziona è aspettare il momento di calma per discutere dell’episodio e soprattutto per ricordare che nella vita i fratelli saranno per sempre un punto di riferimento fondamentale. Per rendere un po’ più concreto questo concetto ripercorriamo i momenti in cui questo si è già rivelato vero. Non che risolva il problema ma spero che siano piccoli semi che a poco a poco porteranno il loro frutto.
Grazie a te della condivisione
Flavia