Oggi i ragazzi passano troppo tempo sul computer o su WhatsApp, si assiste ad una vera e propria dipendenza da Play, come fare?
Qualche giorno fa parlando con altri genitori ci siamo confrontati su come i nostri figli trascorrono il loro tempo libero, è emersa una vera e propria dipendenza da Play station, videogiochi, computer e Whatsapp, ormai la tecnologia li proietta in un mondo solitario senza reali relazioni con i coetanei. La mia amica Renata mi raccontava che suo figlio Christian passa molte ore alla Play e se gliela toglie si attacca al computer o al telefonino, quando gli toglie tutto diventa aggressivo.
Di fronte a questa situazione ed alla preoccupazione di un genitore, mi viene da riflettere su come i nostri figli gestiscono i loro tempi.
Tutti gli adolescenti sicuramente passano tanto tempo su videogiochi , pc o WhatsApp, ma qual è il tempo corretto?
E’ necessario mettere delle regole, ma è possibile mettere delle regole a dei ragazzi di 14 anni? Come fare rispettare queste regole?
Parlando con Renata quello che cercavo di comprendere se il problema di suo figlio era il rispetto delle regole o una reale dipendenza da Play station.
Far rispettare le regole è davvero difficile, chiaramente non si può iniziare a 14 anni, è importante iniziare quando i figli sono piccoli, anche se i problemi sono piccoli. Se educhiamo i nostri figli al rispetto di alcune regole anche in un momento complicato come l’adolescenza possiamo avere la speranza di creare un dialogo con loro.
Il problema di Christian sembra sia proprio la dipendenza da Play station, inizia ad avere dei problemi come dormire poco, avere poco appetito e diventare facilmente aggressivo nel momento in cui i genitori gli negano qualcosa.
Non è mai facile trovare un dialogo con un adolescente, ma sicuramente possiamo far leva sul suo amor proprio, magari dicendogli che solo gli “sfigati” stanno in casa da soli davanti a un video invece che uscire con gli amici, ribadire quanto è importante avere dei rapporti veri e magari suggerirgli di riflettere su quello che stanno facendo.
Non sottovalutiamo i nostri figli, sanno benissimo cosa è giusto e cosa è sbagliato, per cui decidiamo insieme a loro quanto tempo possono giocare alla Play o stare sul computer, stabiliamo delle regole, ma insieme.
I ragazzi sono consapevoli che stare troppo tempo su un computer può essere dannoso, ma come per qualunque dipendenza, la risposta è sempre quella “Posso smettere quando voglio”. Mettiamoli alla prova chiediamo di stare pochi giorni senza la Play, si renderanno conto che non ce la fanno.
Un altro aiuto sul come gestire la dipendenza da Play è usare “le loro stesse armi”, andiamo su internet in cerca di forum di ragazzi che hanno questo problema e leggiamo i commenti insieme ai nostri figli, posso assicurare che quanto si legge è sbalorditivo.
Il dialogo è importante, ma se non porta a nessun risultato allora è necessario essere più determinati e togliere Play e computer ma sostituendolo con delle alternative. Arriveranno gli scatti di ira, ma poi passeranno e un giorno lontano … ci ringrazieranno.
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Ciao Manu,
Io non ho figli adolescenti ma il problema si sta ponendo anche col mio che ha 8 anni. Per lui giocare alla play o col tablet è il premio, la coccola dopo aver studiato o quando torna a casa dallo sport. Sa bene che non può giocare tutti i giorni e non per più di un’ora che è tantissimo ma che per lui non passa mai. Quel che mi spaventa è che lui non smetterebbe mai e che quando è attaccato a quell’aggeggio non si accorge di cosa c’è intorno, non mi sente e non mi vede, ma soprattutto diventa aggressivo . Risponde male, alza la voce e se è sera fa fatica ad addormentarsi. Cerchiamo di vietargliela il più possibile ma non so quanto possa durare. Per fortuna mi vengono incontro i lego, i giochi con la sorella, il disegno, i libri e lo sport. E il fatto che ha ancora 8 anni. Potremmo provare mettendo un timer come facevo l’anno scorso con i compiti. Quest’anno per fortuna è più autonomo ma l’anno scorso perdeva un sacco di tempo a lamentarsi così gli davamo dei tempi entro cui doveva finire e si è reso conto che gli resta poi tanto tempo libero.
Ecco, mi sono dilungata, ma l’argomento mi tocca molto da vicino e vorrei approfondire, sapere come fanno altri genitori. Grazie per questo bellissimo articolo, da molti spunti di riflessione. Un grande abbraccio Manu, a presto!
Ciao Valeria,
la famosa frase figli piccoli problemi piccoli… è proprio vera. Se oggi potrebbe essere un inizio di un problema, se non lo affronti potrebbe diventare un problema davvero importante e al contempo l’aggressività di un bimbo di 8 anni è più facilmente gestibile di quella di un adolescente. Tanti genitori arrivano a mentire a loro stessi per “giustificare”l’atteggiamento dei figli adolescenti in quanto non sono in grado di gestirli. Oggi per tuo figlio è un gioco, ma purtroppo dal confronto con altri genitori mi rendo conto che in futuro può diventare una vera e propria dipendenza, non è inusuale sentire ragazzini che affermano “Io posso smettere quando voglio”, esattamente come per qualunque dipendenza, ma noi adulti sappiamo che non è così. Vietare non basta, bisogna proporre alternative, sicuramente più impegnativo ma vincente.
A presto
Manu