Per la nostra rubrica del venerdì, “il libro della settimana”, oggi propongo un libro, per adulti:
Mahahual di Pino Cacucci
Cacucci è uno dei miei autori italiani preferiti; credo di aver letto quasi tutti i suoi libri e sempre ho sensazione di essere in viaggio con lui.
Anche questa volta Cacucci ci porta a spasso per il Messico, ed in particolare nella penisola dello Yucatan, nel sud-est del grande paese centroamericano che è protagonista di molti dei suoi romanzi di viaggio.
Ciu-than, si sentivano dire i Conquistadores quando tentavano un approccio verbale, con le genti incontrate sulle coste della penisola: Ciu-than, «noi non vi capiamo». E storpiando quel suono, pensarono che il luogo si chiamasse Yucatan. Un illuminante esempio di come il rapporto tra conquistatori e conquistati fosse iniziato con la totale incomprensione, destinata a sfociare in perenni guerre e guerriglie sanguinose.
Il libro prende il nome da Mahahual un paese molto piccolo e semi sconosciuto del Quintana Roo che ha come incredibile, e purtroppo tristissima, caratteristica di essere il punto di convergenza di tre differenti correnti marine che trascinano sulla sua spiaggia grandissime quantità di plastica dal sud e dal nord America e spesso anche dall’Europa. Ogni giorno alcuni volontari ripuliscono la loro spiaggia dalla spazzatura che a poco a poco sta soffocando il mare.
Pino Cacucci coglie così l’occasione di ricordare i disastri che la cultura “usa e getta” provoca, anche sulla stessa salute degli esseri umani.
In un libro che parla dello Yucatan, non possono però mancare le storie dei Maya che hanno resistito stoicamente alla conquista degli Europei e che hanno dato prova di essere illustri scienziati e dei grandi astronomi.
I Maya erano matematici straordinari, che avevano compreso l’importanza del numero zero quando ancora nel continente europeo perfino i potenti erano analfabeti.
E parlando del magnifico mare dei Caraibi, non possono neppure mancare le leggende dei pirati, e ci ricorda che tra le loro fila c’era anche delle donne e, ovviamente, ci sono anche le storie dei grandi uomini (e donne) che hanno lottato per i diritti dei più poveri, delle donne e dei lavoratori sfruttati dai grandi latifondisti.
Insomma, ancora una volta Cacucci mi fa venire una voglia disperata di viaggiare.
Buona lettura a tutti i genitori e non!
Con questo post partecipo al venerdì del libro di homemademamma.
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