Che belli che sono gli adolescenti.
Ma come? Noi genitori continuiamo a lamentarci che non ci ascoltano, che sono assenti, che con loro è tutto fiato sprecato, ecc….
Quindi? Quindi, cari genitori, dobbiamo anche ammettere che il cuore e l’anima di questi ragazzi ricorda il cielo terso dei giorni di primavera.
Ora vi racconto a cosa ho assistito che mi ha riscaldato il cuore.
Eravamo all’Open Day di un Liceo vicino a casa. Questo è il periodo in cui i vari Istituti organizzano incontri di orientamento atti a fare comprendere ai ragazzi di terza media e ai loro genitori le caratteristiche della scuola: metodi di insegnamento, uso dei laboratori, tutor, e quant’altro possa essere di interesse ai futuri studenti che decideranno di iscriversi in quella scuola, ma non è di questo argomento che Vi voglio parlare oggi, ne parleremo in un altro momento.
Oggi vi voglio parlare di un aneddoto banale ma che in realtà ha acquisito una valenza enorme.
I ragazzi sono tutti accalcati nel laboratorio per vedere gli esperimenti svolti dagli studenti del liceo, ma Giulia, un’amica di mia figlia continua a sbuffare perché non riesce a vedere nulla, davanti a lei c’è un ragazzo molto alto. Dopo un po’ si spazientisce e viene via prima che l’esperimento sia concluso.
Raggiunge sua mamma fuori dall’aula che era lì con me e altri genitori, e racconta abbastanza innervosita che davanti a lei c’era questo ragazzo alto che non le permetteva di vedere nulla.
Gli altri genitori le chiedevano chi fosse questo ragazzo e lei continuava a ripetere che non lo conosceva, era solo molto alto. A quel punto interviene una mamma e le chiede “Ma è quel ragazzo di colore?” Giulia risponde “Si” e in noi genitori è passato per la mente che avrebbe potuto dirlo prima che era quel ragazzo di colore, così avremmo capito di chi stava parlando.
A parte che quel ragazzo veniva definito un gigante buono, quello che mi ha fatto sorridere cuore e anima è che lei, a differenza di noi ha visto solo un ragazzo alto.
Questi adolescenti sono fantastici, impariamo da loro.
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