Tra qualche giorno ci toccherà l’operazione, ad adenoidi e tonsille, di piccolo A e piccolo G, che manco a dirlo sono gemelli monozigoti anche in questo e così sarà un’operazione doppia! Tutti e due hanno tonsille e adenoidi di dimensioni esagerate e proprio non possiamo tenercele! Qualche giorno fa abbiamo fatto al prericovero con i gemelli
Eravamo preparati ad una giornata d’inferno, in realtà con piccole accortezze tutto si è svolto con serenità e senza traumi per i bambini.
Come è il prericovero con i gemelli
E devo dire che il merito di questo è delle infermiere, che svolgono una funzione veramente eccezionale, che nel caso dei bambini, può significare un ricovero senza traumi.
L’ospedale che abbiamo scelto per l’operazione è molto accogliente, una struttura nuova, di medie dimensioni che si trova fuori Milano. Nel reparto pediatrico sono veramente ben attrezzati, nella sala giochi i bambini hanno a disposizione tantissimi libri, matite colorate e giocattoli adatti ad ogni età; c’è addirittura un piccolo calcetto.
Abbiamo cominciato con elettrocardiogramma e prelievo del sangue, un’infermiera bravissima ha distratto i bimbi per tutto il tempo della visita, raccontando storie e facendo notare i particolari dei numerosi decori presenti nella sala visita. In sostanza i bimbi non si sono neppure accorti del piccolo ago della siringa per il prelievo.
Alle pareti della sala giochi ci sono anche dei cartelli molto carini che ci ricordano con semplici parole e disegni i Diritti Fondamentali dei Bambini e un bel ripassino fa sempre bene!
Dopo la colazione, i bambini sono stati pesati e misurati, poi è stata rilevata la pressione arteriosa e infine ci hanno fatto leggere i documenti informativi sull’intervento e sull’anestesia.
Dopo il pranzo ci hanno spiegato, tutte le possibili conseguenze dell’operazione e dell’anestesia e questo è sempre un momento di tensione.
La mente corre alla giornata dell’operazione e l’ansia sale vertiginosamente; poi, fortunatamente, subentra la razionalità che mi ricorda che i problemi vanno affrontati man mano che si presentano e che «l’ansia preventiva» non serve a molto.
Alla fine della giornata i bimbi hanno ricevuto una medaglia per il loro coraggio e la loro pazienza.
La giornata è passata, e al contrario dei timori iniziali, non è stata così pesante come mi aspettavo e di questo devo ringraziare le infermiere che con tanta pazienza e dedizione si dedicano ad un lavoro così importante e delicato.
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