E’ un giorno come un altro e io mi ritrovo con la mia solita emicrania.
Purtroppo gli attacchi di emicrania sono sempre più frequenti, le pastiglie non mi fanno effetto.
Questi sono i momenti in cui penso, forse sono pensieri insani visto il mal di testa forte, ma rifletto su molte cose.
Così è nato questo post, sto pensando a tutto quello che faccio, trascinata, come molti altri genitori ma soprattutto mamme, a gestire la quotidianità. Ma quanto è pesante questa quotidianità?
Il lavoro in questo periodo diventa sempre più difficile, non credo di dire nulla di nuovo. Poi arrivi a casa e ci sono le figlie, grande fonte di gioia, ma anche di pensieri e di impegni.
Come mamma voglio dar loro quello che i miei genitori non hanno dato a me: farle crescere in una società che corre veloce e che devono essere in grado di “vivere” ma al contempo non ne devono essere travolte.
Tutto questo dribblando fra faccende domestiche, “monitoraggio” dell’andamento scolastico, spesa con attenzione al momento economico difficile, e tutte le cose “accessorie” di gestione di una famiglia: riunioni a scuola, imprevisti, ecc….
Poi ci sono i miei genitori; è vero che in alcuni casi sono stati un bene prezioso, ma con l’età, anche loro, sempre più frequentemente diventano fonte di grande stress.
Ogni tanto mi fermo a pensare alle cose che faccio, sono davvero tante e io non sono un supereroe.
Sono stanca!
In questi momenti mi chiedo:
“Quando arriva il tempo per me? Quando è finalmente il mio turno? Quando posso staccare la spina e dire ora basta?”
Dovevo nascere diversa, come quelle mamme che mettono sé stesse al centro.
Io ho messo le mie figlie al centro del mondo, e voglio sempre fare la cosa giusta per loro, la più giusta che c’è, a costo di consumarmi.
Scusate lo sfogo, ma delle volte vorrei davvero essere un supereroe
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