Lara di Nasce Cresce Rompe mi ha invitato a parlare del mio #casodapasseggino, quindi eccoci qua a raccontare la mia esperienza.
Devo dire che la scelta del passeggino per me è stata semplice …almeno da un punto di vista economico, la mia prima bimba era la prima nipote per i nonni materni e per gli zii materni, quindi facevano a gara per trovare cosa regalarci.
Fantastico, avevo carta bianca per comprare ciò che avrei ritenuto più idoneo per la mia cucciola.
Con mio marito ci siamo recati in un Baby store tra i più grandi e forniti, facendo anche un bel po’ di kilometri, ma chiaramente per i figli gli ostacoli non esistono.
Qui abbiamo trovato passeggini di tutti i colori, forme, stili, per non parlare delle varie dimensioni delle ruote.
Noi avevamo due punti fermi, poiché abbiamo sempre pensato ad un secondo figlio cercavamo passeggini che avessero la pediera su cui eventualmente la nostra primogenita poteva stare in piedi.
La prima, anzi la primissima caratteristica era la struttura, la mia bimba era esattamente quella che si definirebbe una bella bambinona e quindi ben presto non ci stava più nella carrozzina, a questo punto siamo dovuti passare al passeggino molto presto.
Quindi nella scelta del passeggino la mia prima preoccupazione è stata la valutazione accurata, anzi accuratissima degli schienali e della robustezza del passeggino. Ho sempre avuto un po’ la fissa della schiena. Lo schienale doveva essere rigido, ma non troppo, anatomico in maniera corretta affinchè la mia bimba si sentisse avvolta e non scivolasse.
Chiaramente non potevano mancare tutti gli accessori, coprigambe, plastica per la pioggia, tettoia per il sole e borsa. Come potete vedere neanche le neve ci ha fermato.
Bene ora eravamo pronti per affrontare il mondo.
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