Periodi di convalescenza: parlano due esperti

Il rientro a scuola o all’asilo significa per noi genitori dover fronteggiare anche tutte le problematiche connesse alle malattie dei nostri bimbi.

La mia prima figlia il primo anno di nido ha frequentato una settimana si e una no, e l’unica volta che è riuscita a fare due settimane di fila poi ha avuto la perforazione del timpano.

scuola

Il primo anno di nido o scuola materna è davvero molto impegnativo per i genitori che lavorano.

Quando porti tuo figlio all’asilo, il cellulare diventa parte di te e quando squilla e vedi che è il nido la tua prima esclamazione è “Noooo, è il nido”.
Credo che chi ci è passato mi capisca molto bene.

Sarà brutto a dirsi ma quante volte, soprattutto quando i bimbi diventano più grandicelli, quello che ci angoscia di più non è la malattia del nostro bimbo ma la logistica nel gestirla.
Santi nonni quando ci sono, baby sitter, turni tra genitori, diciamolo che è davvero complicato. Proprio per questo appena è possibile riportiamo i nostri bimbi a scuola, e forse li riportiamo un po’ troppo presto, ma purtroppo non abbiamo altre alternative.

 Ho letto un articolo che molto interessante su tempi e modi di reinserimento a scuola, almeno sappiamo la teoria, poi per la pratica…..vedremo

A parlare sono il Dr. Giuseppe Mele, presidente dell’Osservatorio nazionale per la salute dell’infanziae dell’adolescenza Paidòss, e il Dr. Giuseppe Di Mauro presidente della SIPPS – Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale.
 “Non bisogna avere fretta, soprattutto con i più piccini: prima dei cinque/sei anni il sistema immunitario non è ancora ben sviluppato e si è quindi più “indifesi” contro i virus” osserva il Dr. Mele.

E’ fondamentale confrontarsi sempre con il proprio pediatra ma i tempi di reinserimento tendenzialmente sono i seguenti:

Affezioni delle vie aeree, anche le più banali (come riniti otiti o faringiti, ndr), richiedono dai  cinque ai sette giorni per risolversi. Rimandare a scuola un bambino non ancora ben guarito significa esporlo a malattie ricorrenti

Per un’otite in caso di uso di antibiotici per sei o sette giorni, sarebbe meglio aspettarne altri tre o quattro prima di rientrare.

Per la diarrea si rientra solo quando completamente passata

Per varicella o morbillosi può tornare a scuola dopo cinque giorni dalla comparsa completa delle vescicole o delle macchie cutanee;

 Per rosolia i giorni salgono a sette

Per la parotite i giorni sono nove dopo la comparsa del gonfiore delle ghiandole salivari

La scarlattina richiede una convalescenza minima di 48 ore dall’inizio della terapia a cui si aggiungono altre 48 ore di completa assenza di febbre, lo stesso accade in caso di faringite da streptococco

Io per mia fortuna avevo i nonni e solo grazie a loro sono riuscita a dare alle mie bimbe dei tempi di convalescenza giusti. 

L’unica consolazione è che crescendo i nostri bimbi diventano più forti, e non ci credi quando hanno un anno o due, ma succede davvero e pian piano finalmente qualcuno viene in aiuto a noi genitori: il sistema immunitario dei nostri figli.

Per chi volesse approfondire ecco il riferimento dell’articolo.
http://www.corriere.it/salute/pediatria/14_agosto_28/bambino-che-si-ammala-quando-quanto-tenerlo-casa-scuola-0c232896-2eb7-11e4-866c-ea2e640a1749.shtml

Buona scuola a bimbi e genitori!!

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