Problemi alla tiroide: come prevenirli | Genitorialmente

Nella Penisola i problemi alla tiroide sono molto diffusi: un dato confermato dai numeri divulgati dalla Società Italiana di Endocrinologia (SIE). Stando alle analisi più recenti, infatti, si parla di oltre 6 milioni di italiani che soffrono di questa problematica. I problemi alla tiroide sembrerebbero colpire con un’incidenza maggiore le donne rispetto agli uomini, e nel 10% dei casi il disturbo tende a svilupparsi con il passare degli anni. I problemi alla tiroide si manifestano in due modi: l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo, il primo più diffuso rispetto al secondo con una percentuale del 5% della popolazione italiana a fronte dell’1-2% del secondo disturbo.

Riconoscere i sintomi

In primo luogo è importante passare in rassegna i sintomi di un possibile problema tiroideo. Nel caso dell’ipertiroidismo si assiste a uno sviluppo inconsueto della ghiandola tiroidea con la comparsa di noduli su quest’ultima. Se si parla di ipotiroidismo, invece, il calo relativo alla produzione di ormoni tiroidei può portare a stanchezza e spossatezza.

Esistono poi altri sintomi comuni a entrambe le problematiche: ad esempio il collo gonfio, ma anche i dolori muscolari e articolari, insieme ai cambiamenti di peso. Nella lista vanno aggiunti altri segnali come i tremori ingiustificati e le ansie, flussi mestruali atipici, vertigini, reazioni inconsulte al caldo o al freddo e persino la caduta dei capelli.

Problemi alla tiroide: come prevenirli. Accertamenti ed esami

In presenza dei sintomi visti poco sopra, è sempre il caso di fissare un appuntamento presso uno specialista.

Dopo una prima visita, il medico, nel caso in cui sospetti la presenza di un problema alla tiroide, sottoporrà il paziente a una serie di accertamenti ed esami. Si parla ad esempio della valutazione dei livelli degli ormoni tiroidei (T3 e T4), che viene effettuata attraverso un prelievo del sangue, insieme all’analisi dell’ormone TSH.

Altri esami potenzialmente eseguibili dallo specialista, a seconda della natura del disturbo, sono l’ecografia tiroidea e l’agoaspirato: la prima consiste in un esame svolto tramite impiego di una sonda ad ultrasuoni, mentre il secondo è un esame citologico. Con il primo si monitora la presenza di eventuali noduli, mentre con il secondo si preleva un campione dei suddetti. Si chiude con la scintigrafia tiroidea, un ulteriore esame prescritto in caso di presenza effettiva di noduli.

Una volta stabilita la diagnosi, il medico competente potrà assegnare una terapia curativa e prescrivere i medicinali, disponibili anche online nelle farmacie più fornite, adatti a risolvere il problema. La cosa migliore, tuttavia, è cercare di non ritrovarsi in questa condizione agendo più che altro a livello di prevenzione.

Problemi alla tiroide: come prevenirli | Genitorialmente

Problemi alla tiroide: come prevenirli. Indicazioni importanti

Esistono una serie di accorgimenti che permettono di proteggere la tiroide e di abbattere il rischio. In primo luogo si consiglia di fare particolare attenzione alle bevande alcoliche e alle sigarette, le quali figurano nella lista dei principali fattori di rischio di ipertiroidismo.

In secondo luogo, è consigliabile dedicarsi all’attività fisica in maniera costante, dato che il movimento aiuta a regolare le varie funzioni del sistema endocrino. Di contro, chi soffre di ipotiroidismo dovrebbe evitare gli allenamenti fatti in modo intensivo, preferendo quelli a corpo libero e lo sviluppo dei muscoli. Ovviamente conta parecchio anche il tipo di dieta: meglio optare per cibi contenenti molto iodio, insieme alle verdure e al pesce, ricco di selenio.

Siccome in Italia le problematiche alla tiroide sono piuttosto diffuse, occorre riconoscerne i sintomi, sapere quali sono gli accertamenti da fare e cercare di adottare alcune abitudini sane.

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