Come fare smettere di fumare mio figlio? Continua la collaborazione con  Psyblog e questo mese si parla di fumo.  Come  sempre si parte dallo stimolo delle domande dei genitori dove si leggono le paure, i dubbi e la ricerca di aiuto per trovare una soluzione a questo problema.

Come fare smettere di fumare mio figlio | Genitorialmente

Come fare smettere di fumare mio figlio- Le risposte delle psicologhe

 

L’argomento di questo mese è particolarmente interessante perché mette a confronto aspetti razionali ed aspetti emotivi e chiama in causa anche la difficoltà che i genitori a volte hanno ad essere coerenti con ciò che provano ad insegnare ai propri figli.

Come fare smettere di fumare mio figlio – Gli aspetti razionali

Razionalmente siamo tutti consapevoli dei danni che il fumo è in grado di provocare, lo sanno gli adulti  e lo sanno i ragazzi. Ci sono dati concreti che non lasciano spazio a interpretazioni differenti.

Eppure, anche se si sa che le sigarette sono dannose, sono ancora tantissimi i ragazzi che ogni giorno iniziano a fumare, in Italia si comincia in media a 14 anni.

Ci sono diversi aspetti importanti che riguardano l’iniziare a fumare in età precoce: prima di tutto il rischio di sviluppare una dipendenza e poi la difficoltà ad abbandonare una condotta appresa molto presto. Tra l’altro negli adolescenti e nei preadolescenti il fumo di tabacco è associato ad altri comportamenti a rischio, come l’uso di sostanze psicotrope. Le ricerche dimostrano che prima si inizia a fumare più si ha la probabilità di sviluppare una dipendenza da nicotina.

Come fare smettere di fumare mio figlio – Gli aspetti emotivi/evolutivi

Oltre a questi aspetti logici e razionali però ci sono anche gli aspetti emotivi/evolutivi di cui tenere conto: la preadolescenza e l’adolescenza sono una fase della vita in cui si gettano le basi per la costruzione del proprio senso di identità, della propria autonomia  e indipendenza, e questo lo si fa anche con la creazione del proprio sistema di relazioni che vede sempre più presenti i pari.

In questa fase tutto ciò che può facilitare, anche se solo in apparenza, la transizione verso la definizione di sé e l’indipendenza emozionale appare desiderabile. Se nel passato questa funzione veniva svolta dai riti di passaggio, che sancivano l’appartenenza del ragazzo al gruppo di adulti, adesso i riti di passaggio sono stati sostituiti da ciò che il mercato offre a chi ha voglia di sembrare più grande.

È qui che alcuni comportamenti, come il fumo, trovano un senso e una ragione d’essere, nel desiderio di accelerare il proprio percorso di crescita in una fase della vita in cui gli stessi genitori lanciano dei messaggi che arrivano in maniera ambivalente: sei grande per alcune cose, ma sei ancora troppo piccolo per altre. E così l’adottare un comportamento che rende grandi contribuisce alla costruzione di un’immagine di sé di presunti adulti e la sigaretta diventa un simbolico quanto pericoloso rito di passaggio.

Come fare smettere di fumare mio figlio – Il ruolo dei mass media

A contribuire alla diffusione di un’immagine positiva del fumo ci sono anche i messaggi diretti o indiretti dei mass media, messaggi persuasivi che agiscono sui bisogni dei giovani con la promessa di conseguenze a breve termine molto allettanti per chi è in questa fase dello sviluppo: divertimento, popolarità, rilassamento e sensazione di libertà. Una persuasione ancora più subdola perché non avviene solo in maniera diretta con la pubblicità delle sigarette ma anche in modo indiretto con il marketing legato alle sponsorizzazioni di eventi sportivi o musicali o alle pubblicità occulte, attraverso ad esempio il mostrare gli idoli sportivi o musicali dei giovani con una sigaretta in mano a fini non esplicitamente pubblicitari.

Come fare smettere di fumare mio figlio

COSA POSSONO FARE I GENITORI?

 

Come fare smettere di fumare mio figlio o mia figlia? Questa è la domanda che fi pongono i genitori, cosa fare quando scoprono che un figlio ha iniziato a fumare, a volte succede in una famiglia in cui i genitori non fumano, a volte in situazioni in cui invece i genitori stessi sono dei fumatori.

In generale possiamo dire che mostrarsi autoritari e imporre un divieto totale non serve. Il modo migliore è quello di tenere aperto il dialogo con i propri figli, anche se si è molto arrabbiati e delusi. L’unica strategia possibile è il riuscire ad essere contenitivi e utilizzare le proprie competenze genitoriali per aiutare i ragazzi a costruire le proprie regole interne. In adolescenza le regole non possono più arrivare dall’esterno, ma devono essere interiorizzate, in modo che i ragazzi possano imparare ad autoregolarsi. Non è più pensabile aspettarsi che si adeguino, come potevano fare da bambini, solo perché riconoscono l’autorevolezza genitoriale.

La cosa più giusta è porsi in ascolto dei figli e dimostrare la solidità della relazione familiare cercando di focalizzarsi non tanto sul comportamento ritenuto sbagliato quanto sulle motivazioni che hanno portato alla messa in atto del comportamento stesso. È importante che i ragazzi possano capire le motivazioni che stanno alla base delle loro azioni, soprattutto quando le motivazioni non sono chiare nemmeno a loro stessi e fanno da contenitore alla presenza di un disagio emotivo o al sentire la pressione del gruppo. Sono proprio queste difficoltà quelle che i ragazzi cercano di mettere a tacere utilizzando dei comportamenti a rischio.

Come far smettere di fumare mio figlio o mia figlia?

  • Cercate di capire il senso attribuito alle sigarette.

Tenete sempre conto del fatto che ogni ragazzo cerca nel fumo della sigaretta la soddisfazione di un bisogno di cui non sempre è consapevole. Si può iniziare a fumare per fare parte del gruppo, per sembrare più popolare, per apparire più grande, per rilassarsi e sentirsi più tranquillo con gli altri, perché si è convinti che aiuti a perdere peso, etc… . Si può chiedere ai figli cosa cercano nel fumo e aiutarli a capire che possono trovare ciò che cercano in altri comportamenti, offendo loro delle valide alternative. Discutere con loro degli aspetti negativi del fumo può essere utile ma solo se si riesce a mantenere una posizione non giudicante e di valorizzazione di altre attività positive che loro fanno.

  • Dite NO al fumo

Il fatto che non siate giudicanti non deve essere confuso con l’accettazione del comportamento a rischio. Deve sempre essere chiaro che voi disapprovate il comportamento. Anche se sembra che ai figli non importi, in realtà loro ci tengono molto al parere dei genitori.

  • Date il buon esempio … se potete

L’ideale sarebbe se voi per primi non foste fumatori… ma se lo siete potete essere sinceri con i vostri figli e parlare con loro del perché avete iniziato a fumare e del perché non riuscite a smettere. Deve sempre essere chiaro che non si tratta di un vezzo ma di una vera e propria dipendenza che, lungi dal rendere liberi, crea diverse difficoltà.

  • Aiutateli a capire la pressione del gruppo

Parlate con i vostri figli di quanto a volte stare nel gruppo di amici possa essere difficile,  perché in alcune situazioni comporta il sentirsi obbligati a fare qualcosa che gli altri fanno anche se noi non la condividiamo. Si corre il rischio di sentirsi diversi, di essere presi in giro, di non sentirsi all’altezza. Se riuscite parlate loro di cosa succedeva a voi alla loro età.

  • Evidenziate le conseguenze a breve termine

Spiegare ai ragazzi i danni a lungo termine del fumo è importante ma non è molto efficace, in questa fase dello sviluppo gli adolescenti vivono nel qui e ora e sono più colpiti dai danni a breve termine, quelli che magari possono inficiare anche  la loro immagine sociale. Si può spiegare loro che il fumo danneggia la pelle, i capelli, i denti, le unghie e che rende l’alito sgradevole per chi ci sta vicino e i baci molto meno piacevoli…

Un altro aspetto di cui tenere conto sono i costi, potete vedere insieme a loro quali sono i costi in un giorno, una settimana, un mese, un anno e poi ipotizzare con loro quali altre cose potrebbero fare utilizzando quella cifra.

  • Aiutateli a capire i messaggi persuasivi

Infine è importante che possiate aiutarli a capire anche l’influenza dei messaggi pubblicitari sia diretti che indiretti, in modo che siano loro stessi a poter cogliere che molti messaggi sono costruiti ad arte per influenzare i loro comportamenti e aumentare le vendite di tabacco.

Ma la domanda più difficile è

Come fare smettere di fumare mio figlio 

SE ANCHE IO SONO FUMATORE?

In questo caso, come già accennato sopra, è importante essere autentici visto che si sta chiedendo loro di non mettere in atto un comportamento ritenuto sbagliato ma che gli stessi adulti compiono. Si può pensare di diventare alleati nell’importante battaglia contro il fumo e trovare delle strategie per uscirne entrambi. Questo può, da un lato rendere più forte il rapporto perché si condivide una difficoltà in modo autentico, e dall’altro può motivare il ragazzo perché anche il genitore sta provando a smettere di fumare.

Come fare smettere di fumare mio figlio? Gli aspetti razionali ed emotivi. Non serve porre divieti troppo rigidi ma ascoltare i figli e cercare di capire a quali bisogni cercano una risposta attraverso la sigaretta. Consigli  pratici su cosa dire e cosa fare anche nel difficile caso che i genitori siano fumatori

 

Maria Grazia Rubanu e Melania Cabras

Psyblog. La sostenibile leggerezza dell’essere

Psynerghia. Psicologia e benessere

 

Nella rubrica Figli al centro cerchiamo di dare dei consigli ai genitori nel rapporto con i loro figli. Per approfondire puoi cliccare su:  problemi scolastici, quando i figli rispondono male e non li riconosciamo più. Disaccordo fra i genitoriseparazione,  sextingdialogo con i figli, omosessualitàeducazione e ruolo del papà

 

Photo by Ander Burdain on Unsplash
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