Come prepararsi all’adolescenza dei figli? Con il dialogo che inizia dal primo giorno, la fiducia che non c’entra nulla con il dire le bugie, autostima e reciprocità. Consigli delle psicologhe per i genitori dei bambini delle elementari.

Come prepararsi alladolescenza dei figli | Genitorialmente

 

Per la rubrica Figli al centro continua la collaborazione con Psyblog e le sue psicoterapeute, esperte in tematiche relazionali. Nell’articolo  Adolescenza: domande dei genitori  i genitori ci chiedono “Come prepararsi all’adolescenza dei figli”

Fanno bene i genitori di bimbi di 7/8 anni a preoccuparsi di cosa accadrà in adolescenza ai loro figli e alla famiglia in generale?

 

Quali sono gli aspetti fondamentali che è importante che un genitore curi sin da quando il bambino è ancora piccolo?

Queste e altre sono le domande a cui le Psicologhe hanno risposto nell’articolo Adolescenza Le psicologhe rispondono-1 

Come prepararsi all’adolescenza dei figli?

Con il dialogo, con la fiducia verso i figli e verso noi stessi e la nostra capacità genitoriale.

Continuiamo ad affrontare questa tematica affrontando altri due aspetti importanti:

Autostima

Reciprocità

Come prepararsi all’adolescenza dei figli – L’autostima

Siamo d’accordo con Manu quando dice che l’autostima è qualcosa che va costruita sin da piccoli e incrementata nel tempo e, rispetto a questo, possiamo dire che quando c’è un buon dialogo tra genitori e figli e si instaura una relazione di fiducia a trarne beneficio è anche l’autostima, sia dei figli che dei genitori.

Come prepararsi all’adolescenza dei figli – La reciprocità

Tutte queste cose non possono essere fatte se non si mette in gioco la reciprocità della quale parliamo spesso.

I genitori devono prima di tutto poter avere fiducia in se stessi e nelle proprie capacità genitoriali, per poi pensare di poter aiutare i figli a costruire la propria autostima e dare vita ad un buon dialogo che permetta loro anche di incrementare la fiducia.

Cosa significa che i genitori devono avere fiducia in se stessi?

Prima di tutto che possono accogliere la propria imperfezione e partire da questa per modificare ciò che è migliorabile.

È proprio vero quello che dice Manu: i genitori non sono super eroi e possono permettersi di sbagliare, di perdere la pazienza, di distrarsi, di sentire la stanchezza e a volte dare la priorità ad altre cose, piuttosto che ai figli.

Questo non è un crimine ma una cosa normale che può essere accolta, provando a non giudicarsi ed eliminando i sensi di colpa.  Infatti solo quando possiamo accogliere qualcosa di noi che non ci piace riusciamo poi a mettere in atto delle modalità comportamentali per modificarla.

Ci si può concedere ogni tanto che gli aspetti pratici vengano prima degli aspetti educativi: quando non si dorme o si è stanchi o preoccupati può succedere che il primo desiderio sia il bisogno di riposo fisico.

Si, può succedere, non è un reato!

Non si è genitori peggiori per questo motivo.

È solo se si accetta la propria umanità, la propria naturale imperfezione che si potrà permettere a se stessi di crescere come genitori.

Magari dicendo a se stessi:

“Ok, ora sono stanco e non riesco a  gestire queste richieste che mi sembrano solo capricci fastidiosi. Posso aspettare di riposarmi, di star meglio, ricaricare le mie batterie e poi tornare agli aspetti educativi”.

Ogni tanto si può cedere e fare una cosa anche se si sa essere quella sbagliata … basta sapere che poi si potrà porre rimedio.

Tante volte abbiamo ribadito che è importante ricordarsi della propria infanzia e adolescenza, e farlo in modo autentico e non difensivo, per potersi sintonizzare affettivamente con i propri figli e sentire che è possibile aiutarli.

Inoltre bisogna sempre essere capaci di guardare i figli nella propria totalità e complessità: spesso i genitori guardano i propri figli solo per le cose che devono essere corrette, in questo modo i figli si rifletteranno nei loro occhi guardando a loro volta solo ciò che non va di se stessi e anche dei propri genitori.

Eppure è proprio se si guardano i figli con sguardo aperto e fiducioso che gli si potrà comunicare che si crede in loro e che anche loro potranno credere in se stessi.

E tutta la famiglia potrà vivere in questo modo ciò che ben dice Manu nel suo post,  ovvero il fatto che i figli adolescenti possono essere fonte di grande preoccupazioni ma anche di grandi soddisfazioni. Se possiamo aprire il cuore a vedere la loro bellezza.

Maria Grazia Rubanu e Melania Cabras

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