paralimpiadiGiochi paralimpici o paralimpiadi sono l’equivalente dei giochi olimpici per gli atleti con disabilità fisiche.

Oggi incominciano le paralimpiadi. Devo ammettere che, grazie alla pubblicità televisiva, questo è il primo anno che conosco con esattezza la data di inizio.

Da dove deriva il nome paralimpiadi? Le olimpiadi di questi atleti con disabilità fisica furono pensate come olimpiadi parallele. Il termine paralimpiade deriva infatti dalla fusione de prefisso para con la parola Olimpiade.

E’ stata proprio l’Italia nel 1960 a ospitare la prima edizione riconosciuta. Il termine corretto è paralimpiadi, anche se spesso si parla ancora di paraolimpiadi, che è il termine usato ufficialmente fino al 2004  quando la normativa italiana recepisce la denominazione del Comitato Italiano Paralimpico.

Le paralimpiadi devono i loro natali al medico britannico Ludwig Guttman; che già nel 1948 organizzò una competizione sportiva per tutti gli ex soldati della seconda guerra mondiale con danni alla colonna vertebrale. Dieci anni dopo il medico italiano Antonio Maglio propose a Gutmann di organizzare l’edizione del 1960 a Roma dove nello stesso anno si sarebbe disputata la XVII Olimpiade.

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Paralimpiadi Rio 2016

Siamo arrivati qua, le coscienze sono cambiate. Oggi una persona su una sedia a rotelle non è più un handicappato, ma è un “portatore di handicap” o un disabile. Da oggi, ancora una volta, le paralimpiadi ci mettono a nudo di fronte ai nostri continui alibi, alle nostre frasi di comodo, “Non riesco … non ce la faccio …è difficile”

Genitorialmente | Paralimpiadi

Grazie a tutti gli sportivi che sono a Rio, faremo il tifo per voi.

Grazie per la vostra forza e il vostro coraggio

Grazie perché il vostro esempio sia un insegnamento per noi. Per gli adulti e per i ragazzi a non mollare mai.

Che vinca lo sport … meglio se italiano.

Blog di genitori - Manu e Flavia | Genitorialmente

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