Svezzamento tradizionale o autosvezzamento? Alimenti industriali per l’infanzia o cibi freschi? Capiamo insieme cosa è meglio per lo svezzamento dei nostri figli,  leggi e regolamenti a tutela degli alimenti per lo svezzamento.

Svezzamento tradizionale o autosvezzamento | Genitorialmente

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Svezzamento tradizionale o autosvezzamento?

Oggi si sente sempre più parlare di nuove modalità di svezzamento. Partiamo dalle basi: quando iniziare lo svezzamento?

Lo svezzamento o nutrizione complementare non dovrebbe iniziare prima della 17^ settimana e non dopo la settimana 26, come riportato qui dalle linee guida Espghan ma è sempre importante chiedere al pediatra che conosce bene il nostro bambino dalla nascita e terrà conto di informazioni importanti come: il peso alla nascita, la tipologia di allattamento, le curve di crescita e lo stato di salute generale del bambino.

Per autosvezzamento si intende l’alimentazione complementare a richiesta in armonia con tutta la famiglia intendendo il pasto come un momento dove si condivide il piacere di stare a tavola.

Si parla di alimentazione complementare intesa come complementare al latte che fino a quel momento è stato l’unico alimento del nostro bambino.

Che si parli di svezzamento tradizionale o autosvezzamento è importante ricordarci che il bambino non è un piccolo adulto e quindi sarebbe sbagliato non dargli alimenti studiati e controllati apposta per lui.

Elementi importanti da tenere a mente:

  • Dalla nascita ai due anni il bambino quadruplica il peso e la sua lunghezza aumenta del 75% (dati OMS)
  • Lo stomaco di un bambino è 5 volte più piccolo dello stomaco di un adulto. Oltre a questo, anche l’immaturità del sistema digerente del bambino fa sì che un bambino abbia bisogno di pasti più frequenti nel corso della giornata.
  • Il Regolamento CE 1881/2006 stabilisce i limiti per la sicurezza degli alimenti per la prima infanzia (1-3 anni)
  • Il Decreto Ministeriale 82/2009 e il DPR 128/1999 stabiliscono che nessun OGM, nessun conservante o colorante possa essere utilizzato nella produzione di alimenti per l’infanzia.

Ogni genitore vuole il meglio per il proprio bambino e spesso i cibi industriali sembrano artificiali e lontani da sapori genuini e naturali, per questo motivo con una delle mie figlie io prendevo cibo fresco e omogeneizzavo e … sbagliavo.

Svezzamento tradizionale o autosvezzamento | Genitorialmente

Svezzamento tradizionale o autosvezzamento | Genitorialmente

A meno che non siamo assolutamente certi della provenienza delle materie prime, dobbiamo ricordarci che i prodotti freschi sono destinati a noi adulti e non ai nostri bambini, proviamo a pensare a pesticidi e contaminanti utilizzati nella coltivazione di frutta e verdura.  La legge tutela i più deboli e stabilisce limiti massimi di contaminanti e pesticidi che per i cibi per bambini sono molto al di sotto di quello che acquistiamo per noi adulti.

Gli omogeneizzati di carne per legge non possono contenere ormoni, possiamo dire lo stesso della carne che acquistiamo per noi adulti? Gli omogeneizzati non contengono conservanti e grazie al processo di pastorizzazione e/o sterilizzazione sono microbiologicamente sicuri fino alla data di scadenza.

Svezzamento tradizionale o autosvezzamento non devono andare a discapito della corretta alimentazione di nostro figlio, l’aspetto più importante è essere essere informati. Puoi anche approfondire il tema con:

Omogeneizzato o carne fresca?

Svezzamento: come iniziare
Blog di genitori - Manu e Flavia | Genitorialmente

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