Per la nostra rubrica del venerdì, “il libro della settimana”, vi presento un romanzo per adulti:
[…] Massimo, che stava per alzarsi dalla poltrona, rimase inchiodato per un attimo, con le mani sui braccioli e i tricipiti in tensione, come Cleofa nella Cena in Emmaus del Caravaggio. Se non l’avete vista, mi dispiace per voi: forse sarebbe il caso che cominciaste a farvi una cultura, invece di perdere tempo con i gialli. […].
La citazione sopra riportata sintetizza alla perfezione il motivo per cui adoro Marco Malvaldi; nei suoi libri, anche se sono dei gialli, l’ironia la fa da padrone e se si ha voglia qualche spunto in più, si può trovare.
Giusto per semplificarvi la vita vi riporto l’immagine del quadro e il link alla spiegazione che potete trovare su wikipedia.
Per intendersi Cleofa è quello raffigurato a sinistra nell’atto di alzarsi dalla sedia.
Ho già parlato di un libro di Malvaldi nel post “Il libro della settimana: Milioni di Milioni”. A differenza di quello che ho presentato la volta scorsa, in questo romanzo, i protagonisti sono i vecchietti che frequentano il BarLume. Tutto inizia con la scomparsa di una donna, che nessuno denuncia tranne i vecchietti che proprio non riescono a farsi i fatti loro. Quando poi si trova il cadavere di un cartomante i vecchietti vanno in solluchero e non possono proprio accettare che si tratti di un suicidio, come l’autopsia sembra confermare.
Come sempre nel caso dei libri di questo autore, “Il telefono senza fili” è assolutamente da leggere, per distrarsi con un giallo intelligente.
Buona lettura a tutti i genitori!
Con questo post partecipo al venerdì del libro di homemademamma.
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